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Lotta alla Processionaria del Pino
Quando intervenire
Molto spesso, durante la stagione primaverile, si sente parlare di processionaria. In realtà è ormai già tardi per affrontare l’argomento, il lepidottero è ormai al termine del suo ciclo biologico in forma larvale: la processionaria è prossima a divenire falena. Il momento giusto per intervenire contro la processionaria del Pino è durante la stagione autunno-invernale.
Come intervenire
Secondo le indicazioni ufficiali, che dal 1998 guidano i comportamenti nell’uso di fitosanitari contro questo insetto, si dovrebbero irrorare le chiome degli alberi, con il bacillus thuringiensis var. kurstaki. L’azione insetticida avviene per ingestione. Inoltre l’efficacia del bacillus thuringiensis è limitata allo stadio larvale. In fondo alla pagina troverete il link ad un interessante articolo che spiega molto bene il funzionamento del BTK. La finestra temporale in cui fare uso di questo prodotto è ridotta (agosto/settembre), prima che le larve si chiudano nei nidi. Per questo motivo Fitobiotech ha scelto di sviluppare un sistema valido che potesse essere applicato durante tutta la stagione invernale fino a maggio ed oltre.
Tecnologie per la lotta alla Processionaria del Pino
Innoviamo la lotta alla Processionaria del pino con l’uso dei droni e con un sistema altamente tecnologico ed innovativo che ci consente di intervenire tutto l’anno. Pertanto, muniti di specifica attrezzatura, eseguiamo rilievi fotografici georeferenziando nido e alberi infestati. In seguito operiamo col prototipo usato per l’intervento, appositamente realizzato per lavorare nei boschi e iniettare con precisione il bioinsetticida all’interno dei nidi. Tale operazione è da considerarsi eco sostenibile in quanto il prodotto rimane confinato all’interno del nido, sviluppando la sua azione insetticida, senza interferire con altre specie.
Lotta alla processionaria del pino: prodotto iniettato
Il prodotto utilizzato è un fitosanitario di origine naturale, non dannoso per l’ambiente e le specie animali e vegetali, solitamente utilizzato in agricoltura. La sua efficacia trova un valido riscontro agendo direttamente all’interno del nido e nutrendosi di ogni componente biologica. Quello che ne resta è un bozzolo asciutto che nell’arco di pochi mesi degraderà. Ovviamente prima si interviene meglio è, sia per il numero di nidi, che in fase primaverile aumentano, che per le loro stesse dimensioni.
2 Modi per la lotta alla Processionaria tutto l’anno
La lotta alla processionaria continua anche quando le larve hanno abbandonato i loro nidi per interrarsi e divenire pupe. Come? In 2 modi:
- Intervenendo sui nidi a terra. Attraverso una ricerca accurata di eventuali nidi di larve nel terreno, fitobiotech tra aprile e maggio verifica la presenza o meno di colonie interrate grazie all’esperienza maturata riducendo i numero di esemplari potenziali di falene durante l’estate. Nel nostro sito sono riportate alcune immagini di nidi a terra

- intervenendo sui nidi abbandonati che comunque, anche durante la stagione estiva, continuano ad essere fonte di rischio sanitario. Il vento ed i conseguenti movimenti delle chiome causano una continua dispersione di materiale urticante nell’aria, in quantità inferiore rispetto alla stagione invernale e primaverile, ma comunque costituisce un rischio per le persone e per gli animali (in particolare i nostri amici a quattro zampe) che frequentano le aree limitrofe.
Come eliminare la Processionaria rispettando la Natura
Abbiamo detto che la lotta alla processionaria va condotta nel rispetto della natura. Per questo motivo abbiamo pubblicato il seguente video che mostra uno specifico intervento effettuato all’interno di un bosco di pini in fascia prealpina. E’ certamente un lavoro di precisione che richiede il suo tempo, ma è anche la strada giusta per ottenere il massimo risultato nel rispetto della natura, dei suoi processi biologici, dei suoi equilibri.